Pappadia Out. La sfortuna bersaglia il pilota napoletano.

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Non benissimo, ma nemmeno tutto da buttare.
Potrebbe essere riassunto in queste poche parole il week end tricolore per Antonio Pappadia.
Il pilota afragolese, impegnato nella prima tappa del campionato italiano motocross, a Mantalbano Jonico, ha dovuto fare i conti più con la sorte che con i suoi avversari.

Che sarebbe stato un fine settimana difficile era ampiamente prevedibile. Quando il livello si alza non è difficile trovare gli stimoli, ma spesso non basta.
Nel motorsport, si sa, non basta il talento. I risultati arrivano solo quando tutto funziona alla perfezione.
Pilota, mezzo e sorte sono un tutt’uno che deve andare con perfetto sincrono.


Sin dalla primissima apparizione sul tracciato lucano, l’impressione per gli addetti ai lavori e per i tantissimi spettatori era chiara. La KTM N.#555 di Antonio Pappadia stava funzionando bene, così come il pilota che aveva trovato subito il giusto feeling con il mezzo e con il tracciato.
Alle cronometrate ufficiali un eccellente piazzamento per Antonio faceva ben sperare per le due gare in programma la domenica.
Ottimo lo start in gara 1. Pronti via ed Antonio aveva trovato subito spazio nella mischia, portandosi a ridosso della top 3, purtroppo la sua gara sarà condizionata dalla caduta di uno dei piloti che lo precedevano. Attardato nel tentativo di divincolarsi, sfilava tutto il gruppo. I segnali raccolti dalla rimonta di Pappadia, risalito fino alla 16 posizione, davano buone speranze per gara 2.
Il pilota c’è, la sua KTM del team Di Guida anche.

Ai cancelletti di gara 2 la situazione è incandescente. Scalpitano i piloti pronti per lo start. Al giro di ricognizione, però, quello che non ti aspetti. Il terzo elemento della storia, la sorte, abbandona il campo di gara. Sarà una pietra infilata tra corona e catena ad interrompere prematuramente la gara di Pappadia, che mestamente abbandona il tracciato senza riuscire a partire con il gruppo.

E’ evidente il rammarico del giovanissimo pilota, che riceve il supporto dei tecnici e di papà Salvatore una volta rientrato ai box. Un bagaglio di esperienza fondamentale per il prosieguo del campionato, certi del fatto, almeno si spera, che il debito con la sfortuna sia stato completamente saldato in questa prima uscita.

Adesso sguardo rivolta al secondo round a Montevarchi. Gara a questo punto fondamentale per le ambizioni del pilota afragolese.


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