AIC, parla Antonio Trovato: “Non si utilizzi l’emergenza per venir meno agli accordi”
Antonio Trovato, referente AIC, ha rilasciato una dichiarazione al quotidiano “Il Mattino” circa il momento difficoltà vissuto dal calcio italiano.
Tutelare i calciatori e le loro famiglie. Pare essere stato questo il diktat ispirante le dichiarazioni di Antonio Trovato rilasciate in un’intervista concessa al quotidiano “Il Mattino“. Il referente AIC ha affrontato un tema decisamente spinoso, riguardante in particolare i tesserati delle tante formazioni dilettantistiche attive sul territorio. Trattasi del pagamento degli emolumenti garantiti ad inizio stagione e non ancora, del tutto, saldati. Alcune società infatti, denuncia Trovato, potrebbero sfruttare il momento per giustificare le proprie inadempienze, minando in maniera importante la situazione economica delle famiglie di tantissimi atleti.
Queste le sue parole:
“Ci sono cose più importanti, questo è scontato; dobbiamo salvaguardare la salute. Oggi tutti siamo costretti a stare a casa, ad eccezione di coloro che in questo periodo sono i nostri campioni, quelli che stanno giocando la partita più importante, quella della vita. E mi riferisco a medici, infermieri e operatori sanitari. È un’emergenza economica per tutti, anche per migliaia di persone che orbitano nel sistema calcio. Calciatori, allenatori, preparatori, fisioterapisti, direttori, magazzinieri, finanche i giornalisti. Ci sono problematiche che riguardano tanti ragazzi e ragazze che giocano nelle serie minori del calcio dilettantistico, uno straordinario fenomeno sociale e collettivo.”
L’APPELLO
Ha poi proseguito con un accorato appello:
“Il mio appello è quello di affrontare questa crisi con serietà, competenza e soprattutto senza furbizie. Mi riferisco a chi, probabilmente, ha pensato di poter strumentalizzare questo delicatissimo momento che tutto il mondo sta vivendo, per poter venire meno agli accordi sottoscritti con i propri tesserati. È chiaro, le difficoltà riguardano tutti, ma dobbiamo usare tutti il buonsenso. Mi auguro che a breve si possa ritornare tutti in campo, sebbene sia difficile avanzare ipotesi in questo senso. La ripresa del calcio, pur nella sua “leggerezza” rispetto ad altre tematiche molto più forti attualmente, restituirebbe sicuramente una speranza a tutto il Paese.”