Casapulla Presidente

Casapulla: vi racconto passato, presente e futuro della Puteolana. Il momento più difficile della scorsa stagione.

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Con il Presidente della Puteolana, Emanuele Casapulla, in una lunga intervista, abbiamo approfondito i temi caldi di questo inizio estate. Non poteva mancare uno sguardo al recente passato.

Non è stato certamente facile. Una “corte” durata un pò, prima di riuscire ad intercettare ed intervistare il Presidente Emanuele Casapulla. L’immagine di anti divo che gli calza a pennello, lascia più spazio ai silenzi che non ai proclami, ma quando trova spunto non le dice certo tra i denti. Puntuale e preciso nelle risposte, siamo riusciti ad affrontare tre fasi temporali importanti. Messa in cascina una meritata promozione, il sodalizio flegreo adesso guarda alla programmazione per l’immediato futuro. Una programmazione che non può non tenere conto di errori e difficoltà della scorsa stagione, ma che sembrano poter diventare il punto di forza per il prosieguo.

L’Intervista

Smaltita la gioia per la conquista della Serie D, in attesa di poter festeggiare come la città di Pozzuoli merita, il Presidente Casapulla è già a lavoro per costruire la Puteolana che verrà?

Abbiamo lavorato, lavoriamo e continueremo a lavorare per dare alla Puteolana 1902  un assetto societario completo, solido e compatto. La struttura che intendo creare sarà formata da un blocco presidenziale, uno dirigenziale e, non meno importante un blocco tecnico. Il primo si preoccuperà di dare tranquillità economica alla società, il secondo farà da collante tra la presidenza e la squadra, mentre il terzo sarà messo nelle condizioni più favorevoli per occuparsi esclusivamente del rettangolo di gioco. Ognuno avrà il suo ruolo ben preciso e sarà chiamato a rispettarlo con serietà e professionalità, lavorando in silenzio, con concretezza e sacrificandosi per il bene della piazza. Per tutti sarà importante seguire un’unica direzione e far diventare questi  tre blocchi un unico corpo con un unico intento comune.


Da un punto di vista societario, il quel blocco presidenziale, spera di poter trovare nuovi compagni d’avventura?

Ci tengo a dirlo chiaramente che la Puteolana non è assolutamente una società chiusa ermeticamente. Siamo assolutamente pronti ad accogliere nuovi ingressi che contribuiscano a far crescere e rinforzare il nostro progetto. Approfitto di questa occasione per ribadire che siamo più che disponibili ad incontrare imprenditori del territorio flegreo e non, che siano seriamente intenzionati a contribuire alla causa granata e che sposino la nostra stessa filosofia societaria. Non posso nascondere che già abbiamo avviato dei contatti e che ne abbiamo in programma altri. Chiunque voglia lavorare insieme a noi per il bene della 1902, portando idee e possibilità concrete, sarà sempre il benvenuto.

Facciamo un salto nel recente passato. La scorsa stagione ha visto la Puteolana contendere il primato all’Afragolese per lunghi tratti, poi qualcosa si è rotto.

Quello dei mesi scorsi è stato sicuramente un periodo difficile per la società e, soprattutto, per me. Se dovessi indicare il momento in cui gli equilibri hanno iniziato a rompersi posso sicuramente indicare la data del 3 febbraio. E’ quando siamo venuti improvvisamente a conoscenza, in tarda serata, delle dimissioni di colui che non dovrebbe mai abbandonare un gruppo. Ancora più difficile da digerire se consideriamo i risultati che la Puteolana 1902 stava ottenendo sul campo e fuori.
Come abbiamo dimostrato con il tempo, c’era tutta la volontà della società di risolvere le problematiche che si erano verificate e che, non sia comunque alibi,  non sono così rare nei campionati dilettantistici. La nostra società non aveva tanti soci, ma soltanto uno e questo ha, ulteriormente, amplificato il problema.
Ricordo bene che il Mister decise di lasciare un progetto che vedeva la 1902 lottare per il vertice del Girone, solo ed esclusivamente per motivazioni personali. Quella scelta  fece nascere ulteriori pressioni che poi si amplificano quando sei a Pozzuoli e sei primo. Ritenne opportuno andare altrove invece di continuare a garantire, come un vero condottiero, l’ unione al gruppo, a prescindere dai risultati che si sarebbero ottenuti sul campo.

Come ha affrontato,Emanuele Casapulla, nell’immediato, una situazione che sembrava poter far disgregare un gruppo che, sino a quel momento, era stato il punto di forza della sua Puteolana?

Ovviamente un addio così improvviso ed inaspettato creò non pochi problemi sia alla squadra che alla società stessa. Ci trovammo a gestire una situazione non facile. Inutile dire che rimanemmo tutti allibiti vedendolo il giorno seguente firmare per un’altra squadra. Non potei non pensare che tale decisione era già stata maturata da tempo. Inoltre il tutto avvenne senza neanche un confronto diretto tra il sottoscritto e l’ex-Mister, ma attraverso un messaggio nel quale ci comunicava le sue decisioni. Ovvio che fu enorme la delusione dopo la tanta fiducia che la piazza aveva riposto in lui. Proprio per il rapporto che si era creato con la piazza,  provammo a trattenerlo insieme al d.s. Cavaliere in qualsiasi modo. A nulla valsero le nostre parole, per cui decise di proseguire per la sua strada. Non so se si sia pentito della sua scelta, quello che posso dire è che ultimamente, dopo mesi, l’ho risentito. Una prima volta un contatto per tentare un riavvicinamento, l’altra per minacciare una vertenza nei confronti della società per ciò che non gli era stato corrisposto. Rimostranze, queste, che non mi sono mai state poste prima di questo momento. Rimango sempre del pensiero che i soldi vengono dopo il rispetto ed i valori.

Muro Rosso
Presidente, ora guardiamo al futuro. Una società che riparte dall’esperienza fatta e da un risultato acquisito. In che modo guarda alla prossima stagione?

Emanuele Casapulla in testa, la dirigenza, lo staff tecnico, chiunque ricopra qualsiasi ruolo all’interno della società sarà chiamato ad assumere un atteggiamento professionale. Chiedo che ci si dedichi anima e corpo alla causa. Ognuno avrà il suo complito, ma il modus operandi deve essere necessariamente lo stesso. Se c’è qualcosa ho imparato dall’esperienza dell’anno scorso è che solo lavorando con chi è animato dalle tue stesse intenzioni, con chi ha la tua stessa dedizione, è possibile fare bene. E’ l’unico modo per non cadere in facili fraintendimenti che, inevitabilmente, rompono equilibri.

Obiettivi personali di Casapulla Presidente?

Il mio obiettivo è circondarmi esclusivamente di chi ha buoni propositi e di chi ha enorme rispetto per il lavoro che viene fatto per una piazza che merita tutto il tempo che le dedicheremo e i sacrifici che faremo per ridarle il lustro che le spetta. Se l’anno scorso ho lavorato tanto, quest’anno lo farò ancora di più e così tutti coloro che mi circonderanno, perché i nostri tifosi lo meritano. Inoltre cercherò di tenere più riservate le dinamiche societarie interne in modo tale da evitare che da piccole incomprensioni possano nascere polveroni che generano malintesi e rischiano di rallentare tutto. A chi mi affiancherà, quindi, chiederà di rispettare il suo ruolo anche in questo senso.
Siamo pronti ad affrontare tutto questo, con la giusta crescita calcistica e societaria, e a farci portavoce del sogno di un’intera città.

Avremmo potuto incalzare con domande sul mercato, magari per anticipare il prossimo tecnico, ma abbiamo ritenuto sufficienti le risposte alle nostre domande. Risposte destinate ad alimentare dibattiti ed analisi. Quindi va bene così.

Ph. Gino Conte – Official Photographer


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