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Il numero 1 del mondo del calcio dilettantistico è pronto a correre per la presidenza della FIGC
La corsa alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio è incominciata e in poco tempo entrerà nel vivo.
Il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia è pronto alla sfida elettorale contro l’attuale Presidente della FIGC Gabriele Gravina con un programma importante, mettendo al centro la bontà del lavoro svolto con i dilettanti e soprattutto sui giovani provenienti dalle scuole calcio, il vero trampolino di lancio verso le giovanili dei club professionistici.
Fatti concreti, dritti al punto e un programma chiaro, ma soprattutto deciso per guidare la Federazione in una “realtà in continua evoluzione” come lui afferma, con una strada chiara e ben tracciata.
Tutto questo, il Numero 1 della LND lo ha spiegato a RadioinBlu, sulla quale ha ribadito la centralità indiscutibile della sua Lega per quanto riguarda il mondo del calcio che rappresenta, ma soprattutto quella della formazione dei giovani destinati al palcoscenico dei “grandi”.
Come mai la scelta di mettersi in corsa per la presidenza della FIGC?
“La Lega Naziona Dilettanti rappresenta la maggioranza relativa in Consiglio Federale, ma più di questo pensiamo che ci debba essere nell’ambito di questa consultazione, una riflessione approfondita sul valore non solo del calcio di base ma anche del nostro mondo ad essere più protagonista, quello dei Dilettanti .
Noi come LND abbiamo dato un enorme contributo in questo momento storico. La pandemia è stata una tragedia e il calcio l’ha affrontata con un alto senso di responsabilità, grazie anche alla forza data dalla nostra maggioranza relativa al governo calcistico.
Siamo convinti di ripartire con linearità, coerenza e correttezza questa indicazione che viene da delegati della LND, espresse nel corso delle Assemblee.
Abbiamo avuto ben 23 Assemblee in 3 giorni, dalle quali 21 hanno dato indicazione positive per il presidente di Lega, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà, lotta per i numerosi problemi che ci sono e questa indicazione quasi plebiscitaria mi riempie di gioia e mi carica di responsabiltà”.
Quali sono i problemi da affrontare e come?
“Per questo calcio noi non portiamo un libro di sogni (riferendosi alle numerose pagine del programma dell’ avversario Gabriele Gravina, ndr.), ma qualcosa che si avvicini alla realtà di oggi, sempre in continua evoluzione, e le nostre riflessioni con i tecnici hanno portato a queste considerazioni.
Per esempio, l’attuale sistema calcististico dei professionisti non regge più perché ci sono troppe squadre, oppure quello che riguarda la Giustizia Sportiva nella quale ci sono state posizioni totalmente ribaltate dal Giustizia Federale.
Noi parliamo del buon calcio, dare la possibilità a tutti di confrontarsi senza fare voli di fantasia, con i piedi saldi per terra”.
Possiamo dire che la Lega Nazionale Dilettanti è un’ autentica fotografia del nostro paese.
“Sì ,perché noi rappresentiamo 12 mila società e prima della pandemia, organizzavamo oltre 550 mila partite all’anno e c’è almeno una rappresentanza in tutta Italia, dalla città al paese, sono veramente poche quelle fuori dalla nostra mappa.
Da quando sono Presidente della Lega, in 4 anni abbiamo voluto investire tanto sui giovani con tante squadre nazionali della LND, ovvero le nostre Rappresentative che vanno dall’ Under 19 all’ Under 15, ottenendo riscontri importanti perché molti di questi riescono ad approdare tra i professionisti fino ad arrivare addirittura a giocare in Serie A.
Questo è il nostro vero successo della Lega, della sua organizzazione e partendo quindi dai giovani, si mette la Lega Nazionale Dilettanti al centro del sistema calcistico”.
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