Casini: amo Virtus e Bologna, ma basket grande assente in tv

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“Sono un grande tifoso della Virtus e sono molto contento della vittoria nell’ultimo derby ma devo dire che anche la Fortitudo ha giocato benissimo, e per noi a Bologna e’ molto importante che la Fortitudo rimanga in serie A” Pierferdinando Casini, il cui nome e’ stato accostato alla ipotesi di candidatura per la presidenza della Repubblica, parla del suo tifo e della rivalita’ con i ‘cugini’ della Fortitudo. “Nel basket il rischio e’ che le piccole societa’ vadano in difficolta’ – dice Casini, a Radio Sportiva -, ma le grandi non possono giocare da sole. E’ un problema sicuramente legato al Covid, ma anche alla televisione: in questi anni il basket e’ stato il grande assente in Tv – sottolinea – Recentemente una delle piu’ importanti partite di basket e’ stata trasmessa in diretta e poi chiusa anticipatamente a tre minuti dalla fine”. Ma il senatore Casini e’ anche un appassionato di calcio, ambito nel quale il suo cuore e’ rossoblu’. “Il Bologna e’ la squadra del mio cuore, chi e’ nato nei miei anni ricorda a memoria la formazione della squadra che tremare il mondo fa – dice – e che ora gioca in paradiso. Recentemente Massimo Moratti mi ha ricordato che ando’ col papa’ a Bologna a vedere la partita: l’Inter vinse nettamente e usci’ fra gli applausi e allora Angelo disse al figlio: ‘questa e’ la citta’ piu’ sportiva d’Italia’, e questo mi inorgoglisce molto”. “Oggi le grandi squadre sono fuori dalla nostra portata, ma ci sono esempi sportivi di squadre medie che sono state gestite bene – dice ancora Casini – come il Sassuolo l’Udinese ma soprattutto l’Atalanta, che sta ai vertici europei ma che in fondo e’ una provinciale come noi”. Ma che ne pensa l’ex presidente della Camera dell’obbligo di mascherine FFP2 negli stadi alla ripresa del campionato? “Sono d’accordo con le regole che ha stabilito il Governo, mi sembrano di buon senso – risponde -: bisogna mettere le mascherine giuste, che proteggano sia noi che gli altri, perche’ non possiamo permetterci che la vita sociale e il calcio si fermino di nuovo, e che si torni a giocare con gli stadi vuoti”.


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