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Era il 15 Gennaio del 1950 quando Carlo Parola divenne celebre con la sua rovesciata finita sulla copertina degli album Panini
Sono passati, ad oggi, 72 anni dalla rovesciata più famosa della storia del calcio italiano. Finita in maniera iconica sulla copertina degli album Panini, prima, e nell’immaginario collettivo poi.
Carlo Parola è “l’uomo copertina” per tante generazioni di appassionati. Il calciatore della Juventus e della nazionale era nato nel 1921 e scomparso nel 2000. Parola fu considerato tra i migliori difensori del panorama calcistico nazionale.
Seppur nascendo, calcisticamente, come attaccante, deve le sue fortune all’intuizione dell’allora tecnico della Juventus Felice Borel.
Fu proprio il tecnico bianconero a dirottarlo sulla linea difensiva, trasformandolo in uno dei difensori più apprezzati dell’epoca.
Al contrario di quanto si crede, la “famosa rovesciata” immortalata da Panini, quindi, non fu il gesto di un attaccante, ma quello di un difensore intento a spazzare l’area di rigore.
La foto della rovesciata di Parola, poi rielaborata dall’artista Wainer Vaccari nel 1965 per Panini, fu scattata da fotografo Corrado Bianchi il 15 gennaio del 1950. La partita vedeva contro Fiorentina e Juventus e, per la cronaca, finì con il risultato di 0 a 0.
Nella rielaborazione di Vaccari, i colori della divisa di gioco furono cambiati per garantire l’imparzialità del simbolo. Dalla casacca bianconera si scelse di passare alla maglia rossa, i pantaloncini bianchi ed i calzettoni neri e gialli.
La rovesciata di Parola, ancora oggi, campeggia sull’album dei calciatori più ambito da grandi e piccini.
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