Formula 1, Ferrari: le ragioni per sperare in una Monza in tripudio rosso
Le monoposto Ferrari paiono sposarsi alla perfezione con le caratteristiche del tracciato brianzolo, parzialmente analoghe a quelle di Spa
Prima vittoria stagionale per la Ferrari, in terra belga, dopo una prima parte di 2019 decisamente deludente. Un successo ottenuto grazie ad un lavoro di squadra, con un Sebastian Vettel in versione Valtteri Bottas nel fare da scudiero ad uno straordinario Charles Leclerc. Se però la supremazia sul giro secco è stata impressionante nel confronto con la Mercedes, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda il passo gara. Leclerc ha infatti dovuto faticare e non poco per giungere al traguardo al primo posto, a causa della migliore manovrabilità della vettura di Hamilton nel tratto guidato del circuito di Spa. Una caratteristica, quest’ultima, che ha reso la W10 decisamente più gentile con le gomme rispetto alla SF90, permettendole di arrivare a pochi decimi dalla vittoria. Tutto questo nonostante una netta superiorità mostrata in termini di potenza e di velocità massima dalle vetture del Cavallino, che potrebbe però risultare ancora più decisiva in Italia.
MONZA, SE POSSIBILE, ANCORA PIÚ FAVOREVOLE
Il circuito di Monza dovrebbe essere ancora più conforme alle peculiarità della SF90 rispetto a quello di Spa. A differenza del tracciato belga, la pista brianzola non ha infatti un vero e proprio tratto guidato. La stessa è caratterizzata, quasi del tutto, da curvoni veloci e lunghi rettilinei. Unico tratto in cui le rosse potrebbero soffrire, dovrebbe essere quello iniziale del secondo settore con la variante della Roggia e le due curve di Lesmo. Per il resto, le curve Biassono e del Serraglio, così come la Parabolica, non dovrebbero creare problemi alla velocissima nuova versione della monoposto italiana.
A sostegno di tale tesi, dovrebbero considerarsi i dati relativi alle velocità di punta ed ai tempi del primo e terzo settore raccolti in Belgio. La Ferrari è stata infatti di gran lunga la vettura più veloce al termine del rettilineo del Kemmel. 343,6 Km/h la velocità massima fatta segnare da Sebastian Vettel in qualifica, avvicinata dai 342 km/h netti raggiunti da Charles Leclerc. Quasi 10 i km/h rifilati alla Mercedes numero 44 di Hamilton, fermatasi a quota 334,2. Sensibile la differenza nei tratti veloci anche per quanto riguarda i rilievi cronometrici. 29 secondi e 9 decimi, il tempo migliore fatto segnare dalle due rosse nel primo settore del tracciato belga, a dispetto del 30.5 ottenuto da Hamilton. Marcato il distacco anche nel breve terzo settore, quasi del tutto caratterizzato dalla lunga accelerazione della curva Blanchimont. 28.193 e 28.375 i tempi migliori, rispettivamente, di Leclerc e Vettel, con le due frecce d’argento ferme invece sul 28.5.