Fabio Cannavaro

Cannavaro: ho paura per la mia famiglia a Napoli. L’Italia pecca di superficialità

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Ai microfoni di RadioSport è intervenuto il campione del Mondo Fabio Cannavaro, da anni in Cina come tecnico del Guangzhou.

Fabio Cannavaro è sicuramente una delle voci più autorevoli del panorama calcistico internazionale. Capitano della nazionale italiana che, nel 2006 a Berlino, ha conquistato la Coppa del Mondo, a partire dal 2014 in cerca di gloria come allenatore in terra cinese.

Ad oggi è tra le voci più autorevoli nel panorama calcistico internazionale e, sicuramente, ha molto da raccontare in fatto di  CoronaVirus avendo vissuto, da vicino, l’epidemia cinese.


Interrogato dai colleghi di RadioSport, Cannavaro, è intervenuto sulla questione CoronaVirus.

«In Italia la situazione non è sicura. Sembra assurdo riprendere gli allenamenti nei centri sportivi, sarebbe rischiosissimo. Non mi sembra ancora il momento di pensare a quando ripartire col campionato, perché i tempi saranno molto più lunghi di quelli per ora previsti. In Cina la quarantena è dura, il governo cinese ha vietato di uscire di casa, fortunatamente mi portano la spesa qui»

Fabio Cannavaro ha poi raccontato la sua personale esperienza in questo drammatico periodo, amplificando le parole che il fratello Paolo aveva affidato ad una lunga video intervista alla testata GianlucaDiMarzio.com

«Quando mi sono spostato a Dubai con la squadra abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza, sia in partenza che al ritorno. Abbiamo fatto tamponi ed esami del sangue a tutti. Quando siamo tornati in Cina siamo stati, comunque, messi in quarantena preventiva. Ho la mia famiglia a Napoli e ho paura per loro, perché con questo virus non si scherza. Chi pensa di fare superman rischia di finire intubato»

Ancora Fabio Cannavaro, a RadioMarte, durante la trasmissione Si Gonfia la Rete

“In Cina sembra che la battaglia contro il Coronavirus abbia avuto un esito positivo. Io però sono ancora in casa. Solo oggi il Governo Cinese ha consentito di andare in giro per le strade senza mascherina. C’è ancora una giusta severità e le attività agonistiche riprenderanno solo a maggio, nemmeno ad aprile!”


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