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LND, Sibilia sul possibile stop: “Prima di una decisione di chiusura, ci sarà da riflettere”

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Intervenuto ieri nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, il Presidente della LND Cosimo Sibilia ha evidenziato il clima di incertezza che ancora aleggia sul futuro del calcio dilettante

Nessuna decisione è stata ancora presa con riguardo al prosieguo dei campionati dilettantistici. È quanto ci ha tenuto a precisare il presidente della LND Cosimo Sibilia nell’intervista rilasciata a Radio Marte nella giornata di ieri. Il numero uno del calcio dilettante ha infatti sottolineato la volontà di mettere in campo tutti gli sforzi possibili affinché si torni a giocare. Questo, chiaramente, fin quando non sarà esplicitamente prevista, a detta dei Comitati tecnico-scientifici, l’impossibilità di proseguire l’attiva sportiva. Una sentenza, quest’ultima, fortunatamente non ancora arrivata ed in mancanza della quale speranze di ripresa potranno ancora essere coltivate. Non foss’altro che per concludere la stagione 19/20, il numero delle partite da disputare sia abbastanza esiguo, così come sottolineato anche dallo stesso Sibilia. Ogni decisione sarà comunque rimessa al Consiglio Federale, convocato per il prossimo 8 Maggio.

LE DICHIARAZIONI

“Per la Serie A potrebbe essere più possibile seguire le regole, anche se il rischio zero non esiste. Il problema è il nostro mondo nel complesso. Il calcio versa oltre 1 miliardo di euro di imposte, non è solo una questione sportiva ma ha pure altre peculiarità sociali ed economiche. Oltre a questo ci sono altre componenti e istituzioni come quella che io rappresento, la Lega Dilettanti, che svolge un ruolo di carattere sociale e formazione dei giovani. Prima di prendere una decisione di chiusura ci sarà da riflettere molto, tenendo presente che l’applicazione del protocollo per i dilettanti sarebbe un problema. Solo gli scienzati comunque potranno dirci. C’è questa tragedia a dettare i tempi, non mi avventuro in previsioni.

Faremo fino all’ultimo tutto il possibile per tornare in campo. Ci sono circa 10 giornate per chiudere i campionati, alcuni gironi finirebbero prima per il numero diverso di partecipanti. Faremo tutti gli sforzi fino a quando non ci sarà detto che non è possibile, con tutte le garanzie possibili di carattere sanitario. Rassicurazioni però non le posso dare, credo che la risposta definitiva si possa avere l’8 maggio, quando verrà convocato il Consiglio Federale.


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