Spadafora annuncia: “Ripresa degli allenamenti, a ore la risposta sul protocollo Figc”
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato: “Tra stasera e domani il Comitato tecnico scientifico darà il parere sul protocollo della Figc per la ripresa degli allenamenti”.
Al 9 maggio, non c’è alcuna certezza sul destino dei campionati professionistici italiani. Per non parlare di quelle dilettantistici, che sembrano però aver imboccato la strada della sospensione definitiva. Un percorso che dovrebbe seguire anche la Lega Pro dopo l’accordo trovato tra i club – anche se non tutti si sono mostrati entusiasti, il Bari su tutti – e che dovrebbe essere ratificato a metà della prossima settimana. Ma per la Serie A? “Tra stasera e domani arriva il parere dal Comitato tecnico scientifico sul protocollo Figc per la ripresa degli allenamenti di squadra”, dichiara il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.
Spadafora annuncia: “Ripresa degli allenamenti, tra stasera e domani la risposta sul protocollo”.
Insomma, nonostante i buoni propositi (si spera) delle istituzioni, ad oggi non è ancora possibile ipotizzare il futuro della Serie A. E questo perché è ancora incerto il via libera al protocollo presentato dalla Figc per la ripresa degli allenamenti di squadra, ipoteticamente fissata per il 18 maggio. A confermarlo è il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che qualche minuto fa ha parlato tramite i suoi canali social in merito alle ultime iniziative: “Tra stasera e domani arriverà il parere del Comitato tecnico scientifico sul protocollo presentato dalla Figc per la ripresa degli allenamenti. Ma siamo pronti a presentare le linee guida anche per la riapertura di palestre, piscine, circoli sportivi, centri tennis e tutti gli impianti sportivi – sottolinea -Sport e Salute ha provveduto ad altri 30mila bonifici, ma nel prossimo decreto ci saranno più misure”.
Questa mattina, il ministro dello Sport aveva commentato le notizie sulla positività di alcuni calciatori di Serie A, tra cui quelli di Torino, Sampdoria e Fiorentina, con un laconico “non ci fanno ben sperare”.