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Chi è Alberico Turi e perché il suo ingaggio proietta l’Afragolese nell’élite del calcio dilettantistico

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Alberico Turi è il nuovo responsabile dell’area tecnica dell’Afragolese, con il suo ingaggio il presidente Niutta inizia la scalata al sogno: portare i rossoblù tra i professionisti

AFRAGOLA – Se punti al massimo, prendi i migliori. E viceversa. La filosofia di Raffaele Niutta potrebbe descriversi in poche, semplici ma efficaci parole. È un ambizioso, consapevole di non dover fare il passo più lungo della gamba ma al tempo stesso deciso ad arrivare in alto. Per scalare le cime del calcio dilettantistico e, chissà, affacciarsi al mondo dei professionisti. L’ingaggio di Alberico Turi, diversamente, non si spiegherebbe. Perché affidare a lui il ruolo di responsabile dell’area tecnica dell’Afragolese ha il sapore, dolcissimo per i tifosi rossoblù, della programmazione esplicitamente mirata a puntare al vertice. E questo significa, senza troppi giri di parole, che Niutta non si accontenterà di partecipare al campionato di Serie D.

Alberico Turi nuovo responsabile dell’area tecnica dell’Afragolese, così Niutta punta a scalare il calcio dilettantistico

Responsabile del settore giovanile di una fortissima Juve Stabia, direttore generale di quel Gragnano che tanto bene ha fatto in Serie D. E non solo. Per descrivere la carriera di Alberico Turi nel calcio campano servirebbero qualcosa in più di una manciata di battute. Ma tanto basta a comprendere la portata della scelta fatta dal presidente dell’Afragolese, Raffaele Niutta. A meno di clamorosi, imprevedibili e francamente impensabili scenari, i rossoblù saranno protagonisti del prossimo campionato di Serie D. Sia che si dovesse tornare a giocare per completare il campionato di Eccellenza (ipotesi decisamente remota), sia che il salto di categoria venga deciso – per meriti sportivi – a bocce ferme. A Turi viene affidato un ruolo cardine, tanto nella costruzione della nuova rosa quanto nella sua gestione extra-campo. Insomma, esperienza ad alti livelli e comprovata competenza che potrebbero rappresentare un altro punto di svolta per la storia recente (e non solo) della compagine rossoblù.


Facile immaginare che ciò non basti a fare dell’Afragolese, già da oggi, un club pronto a dire la sua anche nel massimo torneo dilettantistico. Nell’economia del progetto del presidente Niutta, probabilmente, un peso terribilmente importante verrà rivestito dalla questione stadio. Se il ‘Moccia’ dovesse tornare a disposizione della società – e, nel caso, bisognerà anche capire con che modalità – allora potrebbe aprirsi la strada per una stagione dalle grandi premesse. In caso contrario, dirigenti competenti e calciatori di livello potrebbero non bastare.


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