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Gigi Paverese, la scelta e le ambizioni del nuovo DS del Nola.

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Gigi Pavarese sarà il prossimo Direttore Sportivo della Società Sportiva Nola 1925. Per il DS avellinese è un ritorno in Campania dopo la breve parentesi in quel di Rieti della scorsa stagione.

Per il Direttore Pavarese non c’è bisogno di spendere troppe parole di presentazione. Parla al suo ed al nostro posto, una carriera costellata di successi professionali che costituiscono un curriculum invidiato ed invidiabile.
La nuova avventura con il Nola è una nuova sfida, ma soprattutto una grossa responsabilità – come ha lui stesso dichiarato al nostro redattore – ma che siamo certi saprà affrontare con la professionalità e la competenza che da sempre ne contraddistingue l’operato.
Solo qualche giorno fa ci eravamo confrontati con il Direttore Pavarese per farci raccontare i primi passi nel calcio italiano di Augustus Kargbo. L’autore della rete che ha regalato la promozione alla Reggiana nella finale play off contro il Bari di De Laurentiis, che era partito proprio dal Campobasso che allora fu di Pavarese ed Alberico Turi.
Oggi abbiamo ritrovato il Direttore Pavarese nella sua nuova veste e con lui abbiamo scambiato qualche battuta:

L’intervista con Gigi Pavarese

Al via una nuova avventura. La direzione sportiva di una società importante come il Nola. 

Non è stato difficile accettare questa proposta. Arrivo in una società che ha una storia importante e poi, mi lega a questa squadra, un rapporto di amicizia con il Presidente De Lucia. Con lui ci sono, inoltre, tante amicizie comuni e, nella Città di Nola, vivono ed hanno vissuto tante persone a cui sono fortemente legato. Tra questi c’è certamente Enrico Fedele, amico di lunga data a cui ancora oggi riservo un posto importante tra i miei legami. Poi Nola è la città di Paolo Fino. Di lui conservo un ricordo fantastico ed ancora oggi, nonostante i tanti anni passati, sento la mancanza. Fu un personaggio importante per le giovani leve del Calcio Napoli, fu dirigente del Nola e, tra l’altro, uno dei principali artefici del Torneo di Viareggio. Di lui il calcio ne avrebbe ancora tanto bisogno.


Un legame, quindi, che arriva prima della firma. Un annuncio, quello di oggi, che in qualche modo getta le basi.

Un legame che mi dà anche una responsabilità importante. Non che abbia mai scansato le responsabilità, ma qui a Nola la sento forte. Ho voglia di far bene, come sempre d’altra parte, ma adesso sento di poter e dover costruire una squadra interessante.

Con quali ambizioni comincia questo nuovo percorso? La società ha parlato di un percorso di crescita.

Le ambizioni sono chiare. Dobbiamo puntare a mantenere la categoria e non è certamente una cosa semplice. Punto, anzi puntiamo, a costruire una squadra giovane, da plasmare per poter raggiungere l’obiettivo primario. Contiamo di essere tra le tre squadre più giovani del girone, ma ciò non toglie che proveremo a toglierci le nostre soddisfazioni. Il Nola deve crescere ed io metterò tutto il mio impegno affinché gli obiettivi della società possano essere raggiunti.


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