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Inter troppo forte per una Juventus irriconoscibile, Sanchez consegna la SuperCoppa all’Inter
Una partita che, a dirla tutta, è stata raccontata anche più interessante di quanto non lo fosse stata nei fatti.
I numeri sono impietosi per una Juventus irriconoscibile: 23 tiri per i neroazzurri contro i soli 8 dei bianconeri. Basterebbe questo dato a testimoniare il dominio della squadra di Inzaghi, se poi ci aggiungiamo un possesso palla quasi doppio (63%-37%) e la quantità di passaggi completati (813-482), il quadro della sfida è abbastanza chiaro.
Resta, però, il “merito” della Juve di aver opposto una difesa ad oltranza di un risultato, l’uno pari, che l’aveva vista addirittura passare in vantaggio al 25′ con McKennie e poi raggiunta da Lautaro Martinez su rigore.
Partita trascinata dai bianconeri ai supplementari. Difesa coltello tra i denti e lanci in avanti per provare a scavalcare la granitica mediana nerazzurra. Poca cosa per una squadra che, sino a 2 anni fa, dominava in lungo e largo per lo stivale.
La musica è, evidentemente, cambiata e, ad oggi, è la macchina di Simone Inzaghi che sembra aver trovato il perfetto sincronismo tra i diversi ingranaggi.
Raggiunti i supplementari, ancor più, la formazione di Max Allegri ha puntato a trascinare oltre il match. Bonucci pronto all’ingresso in campo per la lotteria dei rigori, con la panchina che chiedeva a gran voce il “fallo tattico” per consentire la sostituzione. L’errore marchiano di Alex Sandro ed il gol di Alexis Sanchez mandano in malora i piani bianconeri e consegnano a Simone Inzaghi la terza vittoria in SuperCoppa contro la Juventus.
Quanto successo subito dopo il fischio finale, con Bonucci che aggredisce Cristiano Mozzillo (segretario dell’Inter) a bordo campo è un chiaro esempio di quanto siano scoperti i nervi in casa juventina.
Resta, tra le cose belle di questa serata, l’abbraccio di capitan Chiellini ad Alex Sandro che, nei fatti, aveva consegnato il pallone vittoria a Sanchez.
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